Percorri uno degli itinerari più simbolici del Parco Nazionale dei Monti Sibillini insieme ad un'esperta Guida Ambientale Escursionistica che saprà illustrarti tutti gli aspetti più interessanti del luogo, partendo da quelli ambientali fino a quelli legati ai numerosi miti e leggende di cui questi luoghi sono fortemente intrisi
- Attraversa la spettacolare Gola naturale seguendo il corso del fiume che l’ha lentamente scavata
- Immergiti nella secolare faggeta di San Leonardo fino ad arrivare all’omonimo Eremo
- Goditi il panorama esclusivo dalla vetta della montagna che dà il nome a tutto il parco: La Sibilla
Incluso | Guida Ambienta Escursionistica |
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Durata | 4 Ore |
Portare | Scarpe da trekking Abbigliamento adatto all'aria aperta e alla stagione Acqua e snack |
Partecipanti | da 6 a 15 persone |
Lingue | Italiano |
Informazioni importanti | Attività confermata con minimo 6 partecipanti. Durata 3 ore soste escluse. Lunghezza 7 km, dislivello in salita 300 mt. Presentarsi almeno 15 minuti prima dell’inizio dell’attività. Percorsi e itinerari saranno decisi a insindacabile giudizio della guida. Ragazzi dagli 8 anni, abituati a camminare all'aria aperta, ammessi se accompagnati da un adulto |
Luogo dell'evento
Parcheggio Valleria, Infernaccio, Via Rubbiano, Montefortino, FM, Italia
Offerto da
Appennino IncomingUlteriori informazioni
Vieni alla scoperta di uno dei luoghi simbolo del Parco Nazionale dei Monti Sibillini con un itinerario adatto a tutti per lunghezza e mancanza di difficoltà tecniche lungo il sentiero.
Dopo aver lasciato l’auto nell'area del parcheggio Valleria, percorrendo un breve tratto di strada sterrata, raggiungeremo le cosiddette “pisciarelle”, piccole cascatelle che scendono dalla parete di roccia sovrastante, tra muschi e felci. Attraverseremo la stretta forra seguendo il corso del fiume, per immergerci poi nella meravigliosa faggeta.
Seguendo il sentiero raggiungeremo l’Eremo di San Leonardo al Volubrio la cui costruzione è frutto del sacrificio e del grande spirito di dedizione di Padre Pietro. Oggi in completo isolamento, l’edificio sorgeva anticamente lungo una cruciale via di montagna che collegava l’Adriatico a Roma.